I gruppi in concerto

28 agosto > 1 settembre 2023

Lunedì 28 agosto, ore 22:00

I Trillanti

I Trillanti nascono nel 2013 come gruppo di musicisti laziali che trovano punti di condivisione e forza generatrice nella musica di tradizione orale. A contatto sin da subito con i grandi lavori di ricerca sul campo effettuati nel loro paese e in tutta la provincia del frusinate, trovano il modo di restituire al pubblico la matrice popolare consapevolmente rigenerata.

Traggono quindi ispirazione dai melismi contadini, dalle interminabili orbite segnate da un saltarello danzato, ma anche dai racconti dei pastori, per arrangiare e comporre nuove melodie che si inseriscono nell’identità del loro territorio, scavando a mani nude nella terra dove nascono “alberi di canto” che sorreggono nuove gemme musicali.

IL CONCERTO

Tradizione 2.0 vuole mantenere inalterate le funzioni primarie della musica popolare: far danzare, raccontare storie, incuriosire, emozionare, condividere.

Il viaggio di ricerca dal Centro verso il Sud Italia ci fa incontrare feste a ballo e riti popolari senza eguali, che il gruppo intende riproporre, a modo suo, nel concerto. Nel sound si captano i luoghi e i paesaggi che richiamano la Ciociaria, terra di origine della band. Un viaggio fatto di storia e attualità, raccontati e danzati con l’utilizzo di codici, simboli e strumenti antichi di origine contadina, ma con uno sguardo rivolto alla world music.

I MUSICISTI

Mattia Dell’Uomo: Tamburi e cornice, percussioni, voce
Simone Frezza: Fisarmonica, organetto, voce
Elisabetta Rossi: Voce
Valerio Frezza: Chitarra battente, bouzouki, mandolino
Pierpaolo Rossi: Viola, violino
Alessandro Magnante: Basso

Canale You Tube | Video promo Tradizione 2.0

Lunedì 28 agosto, ore 22:00

I Trillanti

I Trillanti nascono nel 2013 come gruppo di musicisti laziali che trovano punti di condivisione e forza generatrice nella musica di tradizione orale. A contatto sin da subito con i grandi lavori di ricerca sul campo effettuati nel loro paese e in tutta la provincia del frusinate, trovano il modo di restituire al pubblico la matrice popolare consapevolmente rigenerata.
Traggono quindi ispirazione dai melismi contadini, dalle interminabili orbite segnate da un saltarello danzato, ma anche dai racconti dei pastori, per arrangiare e comporre nuove melodie che si inseriscono nell’identità del loro territorio, scavando a mani nude nella terra dove nascono “alberi di canto” che sorreggono nuove gemme musicali.

IL CONCERTO

Tradizione 2.0 vuole mantenere inalterate le funzioni primarie della musica popolare: far danzare, raccontare storie, incuriosire, emozionare, condividere.

Il viaggio di ricerca dal Centro verso il Sud Italia ci fa incontrare feste a ballo e riti popolari senza eguali, che il gruppo intende riproporre, a modo suo, nel concerto. Nel sound si captano i luoghi e i paesaggi che richiamano la Ciociaria, terra di origine della band. Un viaggio fatto di storia e attualità, raccontati e danzati con l’utilizzo di codici, simboli e strumenti antichi di origine contadina, ma con uno sguardo rivolto alla world music.

I MUSICISTI

Mattia Dell’Uomo: Tamburi e cornice, percussioni, voce
Simone Frezza: Fisarmonica, organetto, voce
Elisabetta Rossi: Voce
Valerio Frezza: Chitarra battente, bouzouki, mandolino
Pierpaolo Rossi: Viola, violino
Alessandro Magnante: Basso

Canale You Tube | Video promo Tradizione 2.0

Martedì 29 agosto, ore 22:00

Phaleg

I Phaleg (che in qualche antica lingua mediterranea dovrebbe significare popolo errante) nascono nel 1995 dall’esperienza del gruppo Re Niliu, ad opera di Danilo Gatto e Salvatore Megna.
Nel corso degli anni la formazione vede la partecipazione di diversi musicisti, tra cui Antonio Critelli e Filippo Scicchitano che ne diventeranno da subito la parte stabile e indistruttibile. Pubblicano tre dischi: Psychè (Teatro del Sole, 2000); Taragnawa (CNIMusic, 2004); E ninna quantu è bella (I dischi dell’ARPA, 2014).
Ma nel cuore rimane indelebile il ricordo di Luigia Muleo, voce del gruppo durante il periodo 2007-2010, e del caro Pietro Aldieri, chitarrista dei Phaleg per oltre un decennio.

 

Continua a leggere

Il duro colpo dell’ultima perdita, e una sensazione di profonda stanchezza se non di inutilità per come è stata banalizzata la musica etnica in Calabria, con decine di gruppi-cloni a fare tutti lo stesso zumba-zumba, hanno determinato una lunga pausa nell’attività della formazione.

Infine, nel 2022 i nuovi Phaleg ritornano sulla scena, con un progetto rinnovato nei suoni e nei componenti. Agli storici Salvatore Megna (voce, chitarra battente), Danilo Gatto (organetti, zampogna a chiave, voce), Antonio Critelli (lira, zampogne, fiati, voce) e Filippo Scicchitano (contrabasso) si aggiungono Francesco Loccisano (chitarra battente), Andrea Piccioni e Francesco Magarò (tamburi a cornice), grazie alla stimolante collaborazione artistica nata all’interno del Dipartimento di Musiche Tradizionali del Conservatorio “Tchaikovsky” di Catanzaro-Nocera Terinese.
Il risultato è un concerto tutto da ascoltare, in cui ancora una volta gli antichi canti ad aria, a disperata, a ricottara si intrecciano con armonie modali, ritmi irregolari e sonorità nuove degli strumenti tradizionali. In cui c’è sempre tanta Calabria, che a partire dalla sua musicalità originale, è sempre più capace di aprirsi al dialogo con le altre musiche del mondo.

Martedì 29 agosto, ore 22:00

Phaleg

I Phaleg (che in qualche antica lingua mediterranea dovrebbe significare popolo errante) nascono nel 1995 dall’esperienza del gruppo Re Niliu, ad opera di Danilo Gatto e Salvatore Megna.
Nel corso degli anni la formazione vede la partecipazione di diversi musicisti, tra cui Antonio Critelli e Filippo Scicchitano che ne diventeranno da subito la parte stabile e indistruttibile. Pubblicano tre dischi: Psychè (Teatro del Sole, 2000); Taragnawa (CNIMusic, 2004); E ninna quantu è bella (I dischi dell’ARPA, 2014).
Ma nel cuore rimane indelebile il ricordo di Luigia Muleo, voce del gruppo durante il periodo 2007-2010, e del caro Pietro Aldieri, chitarrista dei Phaleg per oltre un decennio.
Il duro colpo dell’ultima perdita, e una sensazione di profonda stanchezza se non di inutilità per come è stata banalizzata la musica etnica in Calabria, con decine di gruppi-cloni a fare tutti lo stesso zumba-zumba, hanno determinato una lunga pausa nell’attività della formazione.

Infine, nel 2022 i nuovi Phaleg ritornano sulla scena, con un progetto rinnovato nei suoni e nei componenti. Agli storici Salvatore Megna (voce, chitarra battente), Danilo Gatto (organetti, zampogna a chiave, voce), Antonio Critelli (lira, zampogne, fiati, voce) e Filippo Scicchitano (contrabasso) si aggiungono Francesco Loccisano (chitarra battente), Andrea Piccioni e Francesco Magarò (tamburi a cornice), grazie alla stimolante collaborazione artistica nata all’interno del Dipartimento di Musiche Tradizionali del Conservatorio “Tchaikovsky” di Catanzaro-Nocera Terinese.
Il risultato è un concerto tutto da ascoltare, in cui ancora una volta gli antichi canti ad aria, a disperata, a ricottara si intrecciano con armonie modali, ritmi irregolari e sonorità nuove degli strumenti tradizionali. In cui c’è sempre tanta Calabria, che a partire dalla sua musicalità originale, è sempre più capace di aprirsi al dialogo con le altre musiche del mondo.

Mercoledì 30 agosto, ore 22:00

Davide Ambrogio Trio

Davide Ambrogio (classe 1990) è un cantante e polistrumentista calabrese cresciuto a Cataforìo (RC) e poi trasferitosi a Roma. Dopo essersi aggiudicato il Premio Loano Giovani con Linguamadre e aver conseguito da solista i premi Musica contro le Mafie ed Ethnos Gener/Azioni 2020, presenta l’album d’esordio Evocazioni e Invocazioni. Già inserito nella Transglobal Music Chart e nella World Music Chart Europe, l’album è stato premiato da Songlines Magazine per la Top of The World Album di novembre.
Il disco è il risultato di un lavoro che recupera le molteplici funzioni del canto, capace di tradurre un’espressione vocale legata alla tradizione orale Aspromontana calabrese in elementi sonori contemporanei. Così come nella musica di tradizione orale ogni canto ed ogni suono si manifestano all’interno di un rito, ciascun brano del concerto è legato a una specifica funzione – dalla ninna nanna al canto di protesta, dal lamento allo scongiuro.

IL CONCERTO

Nel live, l’artista calabrese costruisce intorno alla voce uno spettacolo immersivo attraverso l’utilizzo di lira, chitarra con matite, tamburo a cornice, zumpettana, zampogna e live electronics. Nella ricerca timbrica, melodica e ritmica, lo spettacolo racconta una verità intima ed attuale, in grado di evocare suggestioni diverse, nel presente. 

I MUSICISTI

Davide Ambrogio: Voce, lira, chitarra, tamburo a cornice, zumpettana, live electronics
Walter Laureti: Live electronics, tastiere
Valeria Taccone: Voce

Evocazioni e Invocazioni

Mercoledì 30 agosto, ore 22:00

Davide Ambrogio Trio

Davide Ambrogio (classe 1990) è un cantante e polistrumentista calabrese cresciuto a Cataforìo (RC) e poi trasferitosi a Roma. Dopo essersi aggiudicato il Premio Loano Giovani con Linguamadre e aver conseguito da solista i premi Musica contro le Mafie ed Ethnos Gener/Azioni 2020, presenta l’album d’esordio Evocazioni e Invocazioni. Già inserito nella Transglobal Music Chart e nella World Music Chart Europe, l’album è stato premiato da Songlines Magazine per la Top of The World Album di novembre.
Il disco è il risultato di un lavoro che recupera le molteplici funzioni del canto, capace di tradurre un’espressione vocale legata alla tradizione orale Aspromontana calabrese in elementi sonori contemporanei. Così come nella musica di tradizione orale ogni canto ed ogni suono si manifestano all’interno di un rito, ciascun brano del concerto è legato a una specifica funzione – dalla ninna nanna al canto di protesta, dal lamento allo scongiuro.

IL CONCERTO

Nel live, l’artista calabrese costruisce intorno alla voce uno spettacolo immersivo attraverso l’utilizzo di lira, chitarra con matite, tamburo a cornice, zumpettana, zampogna e live electronics. Nella ricerca timbrica, melodica e ritmica, lo spettacolo racconta una verità intima ed attuale, in grado di evocare suggestioni diverse, nel presente. 

I MUSICISTI

Davide Ambrogio: Voce, lira, chitarra, tamburo a cornice, zumpettana, live electronics
Walter Laureti: Live electronics, tastiere
Valeria Taccone: Voce

Evocazioni e Invocazioni

Mercoledì 30 agosto, ore 22:45

I Scunchiuruti

Una banda proveniente dall’Aspromonte meridionale, dal piccolo villaggio di Cataforio.
Nove elementi con strumenti della tradizione popolare: chitarra battente, lira, organetto, zampogna, tamburello… Un repertorio di “sonate a ballo”, di canti tradizionali, passando per la canzone folk “da bancarella”. Una”Tubbiana” (cassa, tamburo e piatti) dai ritmi travolgenti che accompagna il tutto. Otto “scunchiuruti” nel senso “catafuroto” del termine, di persona sconclusionata, che non riesce a trarre le dovute conclusioni; una banda lontana dalle logiche da palcoscenico e nostalgici tentatividi riproposta.
Nessun musicista ma otto “sonaturi” non per assistere ad uno spettacolo, ma per la semplice voglia di fare festa e di ballare.

Mercoledì 30 agosto, ore 22:45

I Scunchiuruti

Una banda proveniente dall’Aspromonte meridionale, dal piccolo villaggio di Cataforio.
Nove elementi con strumenti della tradizione popolare: chitarra battente, lira, organetto, zampogna, tamburello… Un repertorio di “sonate a ballo”, di canti tradizionali, passando per la canzone folk “da bancarella”. Una”Tubbiana” (cassa, tamburo e piatti) dai ritmi travolgenti che accompagna il tutto. Otto “scunchiuruti” nel senso “catafuroto” del termine, di persona sconclusionata, che non riesce a trarre le dovute conclusioni; una banda lontana dalle logiche da palcoscenico e nostalgici tentatividi riproposta.
Nessun musicista ma otto “sonaturi” non per assistere ad uno spettacolo, ma per la semplice voglia di fare festa e di ballare.

Giovedì 31 agosto, ore 23:00

Folìa

Fondati a metà degli anni ‘90 da Mimmo Cavallaro, Bruno Giurato, Fabio Macagnino, Daniele Mangiola, Domenico Miriello, sono il gruppo che ha dato origine alla riscoperta della musica popolare nella Locride.
Usando musiche e vocalità popolari ma una strumentazione contemporanea hanno reinterpretato in modo unico la tradizione, contaminandola con il rock, il progressive, il reggae, il funky.
Dopo anni di altri progetti hanno da poco ripreso a lavorare insieme.

I MUSICISTI

Bruno Giurato: Chitarra elettrica
Domenico Miriello: Batteria e percussioni
Daniele Mangiola: Basso elettrico
Domenico Stranieri: Chitarra elettrica
Mico Corapi: Voce

Giovedì 31 agosto, ore 23:00

Folìa

Fondati a metà degli anni ‘90 da Mimmo Cavallaro, Bruno Giurato, Fabio Macagnino, Daniel Mangiola, Domenico Miriello, sono il gruppo che ha dato origine alla riscoperta della musica popolare nella Locride.
Usando musiche e vocalità popolari ma una strumentazione contemporanea hanno reinterpretato in modo unico la tradizione, contaminandola con il rock, il progressive, il reggae, il funky.
Dopo anni di altri progetti hanno da poco ripreso a lavorare insieme.

I MUSICISTI

Bruno Giurato: Chitarra elettrica
Domenico Miriello: Batteria e percussioni
Daniele Mangiola: Basso elettrico
Domenico Stranieri: Chitarra elettrica
Mico Corapi: Voce

Venerdì 1 settembre, ore 22:00

Al Qasar

Al-Qasar è un progetto nato nel quartiere Barbès di Parigi, dall’intuizione di Thomas Attar Bellier.
I musicisti provengono da Francia, Libano, Marocco, Algeria, Egitto e Stati Uniti, dando vita ad un mix esplosivo di fuzz arabo, psichedelia globale e musica trance nordafricana.

Continua a leggere

Nel primo album completo di Al-Qasar, Who Are We? basso, batteria e percussioni creano un groove irresistibile, mentre sax e chitarre elettriche costruiscono un muro di lamenti, con voci arabe estatiche ispirate alla storia che avanza verso il futuro. Come una celebrazione psichedelica su una pista da ballo, il brano è animato da un’energia profonda che fa sembrare gli Al-Qasar la band di matrimoni più pericolosa del mondo.
L’attrazione magnetica di Al-Qasar ha attirato grandi nomi da tutto il mondo, come Jello Biafra dei Dead Kennedys, Lee Ranaldo dei Sonic Youth, l’innovatore sudanese Alsarah, il virtuoso algerino dell’oud Mehdi Haddab (Speed Caravan) e l’acclamato cantante egiziano Hend Elrawy (Orange Blossom).
La musica di Al-Qasar non vacilla mai, attingendo alle radici ipnotiche della trance nordafricana e inserendole in un tessuto con la bellezza elaborata delle scale arabe e lo shock e il brivido del rock’n’roll.

Venerdì 1 settembre, ore 22:00

Al Qasar

Al-Qasar è un progetto nato nel quartiere Barbès di Parigi, dall’intuizione di Thomas Attar Bellier.
I musicisti provengono da Francia, Libano, Marocco, Algeria, Egitto e Stati Uniti, dando vita ad un mix esplosivo di fuzz arabo, psichedelia globale e musica trance nordafricana.
Nel primo album completo di Al-Qasar, Who Are We? basso, batteria e percussioni creano un groove irresistibile, mentre sax e chitarre elettriche costruiscono un muro di lamenti, con voci arabe estatiche ispirate alla storia che avanza verso il futuro. Come una celebrazione psichedelica su una pista da ballo, il brano è animato da un’energia profonda che fa sembrare gli Al-Qasar la band di matrimoni più pericolosa del mondo.
L’attrazione magnetica di Al-Qasar ha attirato grandi nomi da tutto il mondo, come Jello Biafra dei Dead Kennedys, Lee Ranaldo dei Sonic Youth, l’innovatore sudanese Alsarah, il virtuoso algerino dell’oud Mehdi Haddab (Speed Caravan) e l’acclamato cantante egiziano Hend Elrawy (Orange Blossom).
La musica di Al-Qasar non vacilla mai, attingendo alle radici ipnotiche della trance nordafricana e inserendole in un tessuto con la bellezza elaborata delle scale arabe e lo shock e il brivido del rock’n’roll.